Il palazzo indicato al bazaar come dimora di Ghazeer è un edificio circolare a due piani sormontato da una cupola turchese, dalla cui sommità svetta verso il cielo un imponente guglia.
Al primo sguardo la maestosità della guglia e alcuni elementi che ricordano le più importanti costruzioni di Bakaresh denotano grandezza, eppure presto la prima impressione lascia il posto a un senso di incompletezza, come se nel quadro complessivo mancasse qualcosa, limitandosi ad essere una grossolana imitazione.
Hearst fa rintoccare i pesanti battacchi dei portoni d'ingresso. Passano pochi istanti e lentamente le ante si aprono da sole con suono greve.
Gli avventurieri entrano nell'unico ambiente che occupa tutto l'edificio sottostante la cupola. Così grande, ma soprattutto così vuoto da suscitare inquietudine. Niente orna o abbellisce le pareti di un bianco piatto in cui si perde la loro curvatura, nulla intervalla le regolari mattonelle quadrate della pavimentazione. Non una finestra, né una porta, una scala o una balaustra. Non un mobilio, un sofà, un quadro o un tendame. Nulla che indichi la presenza di chi ci vive.
Ghazeer siede su un grande scranno di pietra in mezzo a quel vuoto.
I nostri eroi avanzano salutando.
"Finalmente ti abbiamo trovato" abbozza Gimble con timido ottimismo, che lo sguardo impassibile di Ghazeer spegne quasi subito.
"Chi siete?" chiede il Genio.
Gli avventurieri si scambiano occhiate perplesse.
"Ci siamo conosciuti a Bakaresh" interviene Hearst "a casa di Rabiaa, ricordi? Eri al suo servizio e... ed è stata uccisa proprio la notte in cui sei scomparso..."
La nota di tristezza con cui Hearst scandisce le ultime parole non sembra minimamente influenzare il Genio.
"Non so di cosa tu stia parlando" si limita a commentare.
"Ma... è successo solo pochi giorni fa! E' impossibile che tu non ricordi!"
"Sono a Saah. Sono sempre stato a Saah, qui nel mio palazzo. Questo è tutto ciò che ricordo."
Il Genio risponde con sufficienza, quasi meccanicamente, senza muovere null'altro che la bocca, immobile sul suo freddo trono. Il vuoto attorno a lui sembra rispecchiare perfettamente il vuoto della sua voce, dei suoi occhi, della sua anima.
"Ghazeer ascolta" si fa avanti Isabel. "Abbiamo rischiato molto per trovarti, per capire cosa davvero è accaduto alla povera Rabiaa quella notte. Tu *eri* a Bakaresh quella notte, e sei giunto a Saah solo pochi giorni or sono. Ne siamo certi, il Grande Sherzod ce l'ha comunicato interpellando Sashsahsnoob, i mercanti del bazaar lo confermano dicendo che hai acquistato il palazzo e contrattato con un Mercane. Nei tuoi ricordi c'è la chiave di questo mistero..."
"Ma io non ho ricordi oltre al fatto di esser sempre stato qua. Sacerdotessa non posso dubitare della tua sincerità, ma allo stesso tempo non posso aiutarti. Ora se non vi dispiace, vorrei restare solo."
Gli avventurieri si congedano. Una volta usciti il morale è a terra.
"Tutta questa fatica per nulla..." dice sconsolato Rune. "Come è possibile che non ricordi nulla! Possibile che ci stia mentendo?"
"No Rune, non credo" ammette amaramente Gimble. "L'hai visto? E' svuotato! Non ha interesse in nulla, vive in un posto vuoto, il suo sguardo è vacuo. Quando l'abbiamo incontrato per la prima volta da Rabiaa non ha detto una sola parola, ma era *vivo*. Ora no... qualcuno o qualcosa l'ha privato dei suoi ricordi e con essi vanno in fumo tutte le nostre ricerche."
Lo gnomo sospira: "Credo sia giunto il momento di ammettere la sconfitta e tornare a Bakaresh..."
BLOOD MANOR ROCK'N'ROLE FESTIVAL 2022
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E' tantissimo che non scrivo qua sul blog, ed è abbastanza emblematico che
queste siano le stesse parole con cui ho iniziato il post precedente.
Amm...
2 anni fa
3 commenti:
sei un master cattivo!
Eh no dai ragazzi non dimenticate che c'è sempre di mezzo ilmercane e che siete nella città di Saah dove i desideri dventano realtà! (rima involontaria)
@J: ancora questa cosa del Master cattivo! Non è vero! Mi sono semplicemente limitato a riportare i fatti! E' forse colpa mia se un Genio sbadato perde la memoria?!? ;P
@Mr.Mist: non avevo pensato alla rima, certo che è un bel motto pubblicitario per Saah... devo proporlo all'Ufficio Promozione Turistica!
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