martedì 29 ottobre 2013

386 - I GIARDINI DI SHERZOD

Nonostante il carattere strambo e la parlantina sovrabbondante, Hodwinkle dà l'impressione di essere persona disponibile e di buon cuore. Lo gnomo pare aver già dimenticato l'incidente avuto poco prima e tratta gli avventuri come se fossero amici da sempre. Eccitato dall'opportunità di un viaggio fuori dagli schemi con questo suo mezzo - il Volagibile - si perde nel racconto della sua passione per le invenzioni, in cui coniuga le sue conoscenze tecnologiche con un pizzico di magia che ha imparato a praticare da giovane. Nel lungo monologo menziona una moltitudine di prototipi dai nomi fantasiosi quanto misteriosi, come ad esempio, sempre per volare, il Rotocottero o Planaplano. Il tutto mentre pedala alacremente, spostando il pallone a cui sono aggrappati alla bene e meglio gli avventurieri nell'infinito cielo del Piano Elementale dell'Aria.
Dopo alcune ore finalmente fa capolino all'orizzonte la grande isola dello Sceicco Sherzod. Su di essa sorge un maestoso palazzo, circondato da rigogliosi giardini e specchi d'acqua curati in modo spasmodico. Una vera e propria residenza da favola.
Solo all'arrivo Hodwinkle si zittisce un poco per concentrare tutta la sua attenzione sulle manovre di attracco ad una baia sospesa nel vuoto appositamente realizzata.
"Perdonatemi se non vi presto attenzione un secondo" dice porgendo inutili scuse. "Ma l'isola dello sceicco è dotata di gravità oggettiva, decisa dallo stesso Sherzod, per cui non vorrei fare pasticci... ah-state-attenti-quando-scendete-non-si-può-controllare-la-direzione-di-caduta!"
Mentre tutti sbarcano ringraziando di poter provare di nuovo la sensazione di avere qualcosa di certo sotto i piedi, due individui alti e secchi dalla pelle cianotica vanno loro incontro.
"Quelli sono dei jann" anticipa Isabel prevenendo le occhiate interrogative dei compagni, "geni di rango inferiore composti di tutti e quattro gli elementi, con ben pochi dei poteri dei loro corrispettivi elementali. Per questo sono spesso loro servitori..."
"Benvenuti viandanti alla dimora del Grande Sherzod, Colui-che-tutto-sa" esordisce uno dei due. "Cosa vi porta a far visita alla sua splendida dimora?"
Hodwinkle si schiarisce la voce e parla a nome degli avventurieri: "Questi viaggiatori da poco giunti nel Piano dell'Aria stanno compiendo una ricerca e chiedono di essere ricevuti dallo Sceicco Sherzod per poter attingere alla sua infinità conoscenza."
I jann conducono gli avventurieri dalla baia fin sotto un piccolo gazebo immerso nel lussureggiante giardino, dove vengono fatti accomodare. Un canale di acqua cristallina scorre placido al loro fianco, il profumo dei fiori riempie l'aria e uccelletti colorati cinguettano allegri tra le piante. Un vassoio di frutta invitante appoggiato su un basso tavolino è già lì per loro, benché non fossero attesi.
"Favorite pure, cari ospiti, per ingannare l'attesa. Presto il Grande Sherzod vi riceverà."

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Beh come inizio non c'è male, magari adesso Hodwinkle potrà mangiare e tenere impegnata la bocca dando un po' di tregua alle orecchie degli avventurieri!

Ale ha detto...

Perché, tu credi che non riesca a parlare con la bocca piena? :D

Mr. Mist ha detto...

Azzz.... cavolo lo gnomo multitasking!