mercoledì 23 gennaio 2013

338 - PANICO NEI BAGNI

Juan e Rune seguono a debita distanza la famigliola composta dai compagni, vedendola allontanarsi nei vicoli dopo aver visitato brevemente i bagni. I due passano davanti all'ingresso de "La Rosa di Mussak", notando una certa concitazione all'interno.
"Vado a dare un'occhiata" dice Juan. "Tu non perdere di vista gli altri."
Il trambusto è provocato da un gruppo di donne seminude e agitate che circonda il gestore barbuto, il quale cerca inutilmente di calmarle. Juan capta immediatamente il termine "mostro" nella fiumana di parole delle clienti.
Si avvicina chiedendo cosa hanno visto, le donne si voltano verso di lui, inondandolo spaventate di informazioni frammentarie, incapaci di formulare frasi di senso compiuto: "...era blu..." "... un mostro..." "...ha quasi assalito..."
"Ehi tu! Sì tu!" il gestore, non capendo cosa sta accadendo, reagisce sospettoso nei confronti del coloviano. "Che diavolo succede? Ne sai qualcosa, eh? Ne sai qualcosa? Sarà meglio chiamare le guardie..."
Juan cerca di giustificarsi: "Veramente ero qua per caso..."
"...usciva dall'acqua..." "...sbavava..."
"Aaaaaahh!!!"
Una serie di urla rimbomba nell'ala femminile dei bagni.
Le donne gridano a loro volta nel panico, il gestore si guarda attorno confuso.
Ignorando i balbettii del proprietario, Juan si fionda nei bagni, sgomitando per farsi largo attraverso un gruppetto di donne in fuga. Accede al frigidario, una struttura ottagonale con otto raggi e una piscina di acqua fredda, ora completamente deserto. Una rapida occhiata e senza perdere tempo prosegue nel tepidario, un corridoio con alcove e panche anch'esso deserto. Il cunicolo sbuca nel calidario, l'ultima sezione dei bagni, dove acqua calda e vapore riempiono un'atmosfera soffusa illuminata dalle candele e ricca di essenze.
Al suo ingresso un gruppo di donne completamente nude urla. Sono terrorizzate e raggruppate in angolo. Juan cerca invano di tranquillizzarle, le loro voci si sovrappongono, piangono isteriche, dicono di un mostro, e indicano l'ultima sala, quella delle vasche.
"Scappate fuori! Subito!" taglia corto Juan. Ha saputo ciò che doveva sapere. Sfodera la spada.
Furtivo, approfittando del vapore e della luce debole delle candele, s'intrufola nella sala delle vasche. Ciò che vede gli provoca disgusto.
Il predatore, una sorta di lucertola bipede bluastra la cui testa è quasi interamente composta delle fauci, circondate da tre possenti mandibole e inframezzate ognuna da un piccolo occhio, sta infierendo su una poveretta in fin di vita. Con la mandibola uncinata superiore ne perfora la faccia all'altezza del naso, provocando dei sussulti d'agonia nel corpo della donna. Le ossa del cranio scricchiolano sinistre, sotto la pressione delle fauci, la morsa letale schiaccia la testa facendo uscire le cervella che si spandono nella vasca già tinta di rosso.
Juan ricaccia il sentimento di orrore, deve trarre vantaggio dalla distrazione del mostro. Muovendosi come un gatto lo affianca, affondando a sorpresa la lama della spada corta nella pelle bluastra del predatore.
La creatura lancia un gemito stridulo, un fiotto di icore verdastro lorda le pareti sgorgando dalla profonda ferita. La sua reazione è repentina, si gira di scatto strappando dalle mani del coloviano l'arma, ancora conficcata nel suo corpo. Juan non riesce ad evitare il morso dell'avversario, che conficca i denti acuminati nel fianco. L'avventuriero li sente penetrare nella carne e poi svanire nel nulla. La figura del predatore si fa indistinta. La spada corta cade a terra con rumore metallico.

7 commenti:

Libertè ha detto...

Oddio vai troppo veloce XD

ursha ha detto...

pareva troppo semplice affrontare un mostro da solo e finirlo al primo colpo...

Ale ha detto...

@Libertè: fai pure con calma, i post non scappano!

@Ursha: in realtà l'idea non era così campata per aria... il predatore non ha molti pf e Juan era riuscito a piazzare un attacco furtivo, solo che poi i dadi non hanno aiutato

Mr. Mist ha detto...

E' già una mezza impresa che un tipo che odia lo sporco come Juan non abbia dato di stomaco nel vedere tutto quello spargimento di organi-fluidi corporei, l'idea era comunque giusta, il mostro era distratto e l'attacco furtivo era avvantaggiato, sulla quantità di danno che poteva infliggere non posso esprimermi.

Ale ha detto...

E' già una mezza impresa che Juan si sia dato da fare...

MetalDave ha detto...

In effetti sono rimasto stupido dell'atto così impulsivo di Juan, ciò non toglie che sia stato un grande.
Se fosse accorso Hearst probabilmente si sarebbe fermato a "rassicurare" tutte le donne ignude una ad una!

Ferdi ha detto...

a volte il lavoro sporco non si può mettere da parte

si ma che schiiifooo !!!!!