lunedì 17 maggio 2010

167 - DEL SEMPLICE PESCE

"Ecco a voi, madama" dice Fomorio con la sua voce nasale, consegnando il pesce a Isabel. La chierica gli porge una piccola cesta comprata poc'anzi da un intrecciatore di vimini, in cui fa posare il suo acquisto senza così doverlo toccare. Un gesto peraltro molto consueto per le donne che vogliono evitare il lezzo del pesce sulle mani.
"Sono sette pezzi di rame"
Isabel prende un conio d'argento dal suo borsello e lo consegna a Fomorio. Il pescivendolo mette la mano guantata in saccoccia e cerca il resto di tre monete di rame.
"Tenete pure il resto, buon uomo" dice Isabel sorridendo.
Il mercante china la testa, accennando ripetuti inchini: "Grazie, mia signora. Troppo gentile."

Fomorio incede con passo goffo lungo la via leggermente in salita che porta seguendo la costa nella zona settentrionale della città, in direzione del faro. Le ceste di pesce invenduto che porta con sé, una per mano, sembrano dover fare da bilancieri per la sua camminata impacciata.
Gimble lo osserva a distanza, avanzando di tanto in tanto, quanto basta per non essere notato.
Fomorio svolta verso un vicolo interno, quindi si ferma dinanzi alla porta di una vecchia baracca. Dopo aver appoggiato le ceste, fruga nelle sue tasche imprecando, fino a che non trova la chiave di casa, con cui apre l'uscio ed entra.
Gimble si guarda intorno. Vecchie case e catapecchie, e una desolazione, un silenzio, che sembrano ancora più opprimenti di quelli del resto della città. Lo gnomo si avvicina con circospezione a una delle finestre dell'abitazione del pescivendolo.
Lo sguardo di Gimble scruta avidamente gli interni in cerca di indizi. Vede Fomorio andare verso un tavolaccio, con in mano un coltello e una cesta. Lo vede togliersi i guanti.
Le mani del mercante sono nodose, le dita storte per quanto tozze, orribili a vedersi. Fomorio prende uno dei suoi pesci. Col coltello ne squarcia il ventre e lo sviscera, poi lo apre per bene e toglie le lische e la testa, e le mette da parte, in una bacinella. Quindi passa più volte la lama sulle squame, infine taglia il pesce a striscioline.
La testa di Gimble è un vortice di pensieri.
Fomorio accende le fiamme sotto la pentola nel focolare. Taglia grossi pezzi di manioca, che mette in pentola assieme al pesce.
Mangia il suo pesce... ha tenuto la testa per il brodo... non può essere lui... pensa Gimble.
Un altro buco nell'acqua.

Isabel si concentra, e tracciando gesti rituali invoca la magia divina di Erevos. Per alcuni lunghi istanti lo sguardo della chierica si concentra sui pesci nella cesta, posata sul pavimento della camera dello Scoglio Cinereo.
"Allora...?" chiede Rune impaziente. Gilead gli mima silenzio, portandosi un dito davanti alla bocca.
"E' tutto a posto" risponde Isabel, voltandosi verso i compagni. "Nessuna traccia di avvelenamento. L'individuazione magica non lascia dubbi. Abbiamo preso una cantonata."
Un lungo silenzio segue l'affermazione della chierica. Nella camera filtrano i rumori provenienti dal piano di sotto, dove Ignacio sta preparando il pranzo.
"Dobbiamo scoprire qualcosa di più su quel magazzino. Dobbiamo scoprire chi è il proprietario" suggerisce Gilead.
"Allora faremmo meglio a rivolgerci alla Capitaneria di Porto" propone Juan, forte della sua esperienza di marinaio. "Direi di farci una capatina nel primo pomeriggio, una volta tornato Gimble."
Hearst afferra la cesta: "Allora pranziamo nel frattempo, ho fame. E se questi sono buoni, li porto a Ignacio: non vorrete buttarli via..."

6 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Ed ecco Hearst che, sprezzante del pericolo, si appresta a fare da cavia!

Ale ha detto...

Infatti... cosa alquanto strana, perchè Hearst di solito il pesce ce lo mette lui...

battuta volgarissima, ma serve a richiamare il buon Steve a commentare, visto che è da tempo che non si fa vivo sul blog... avrà ancora il PC intruppato? Mah...

Mr. Mist ha detto...

Io credo che il nostro amico Steve, buon interista sia in delirio, da possibile tripletta di tituli.
Per scaramanzia sarà in silenzio stampa, XD, anche se son gobbo gli faccio il mio in bocca al Bayern per la finale.
@ Ale: la battuta ci sta tutta, visto che le due cose che smuovono di più l'italiano medio son il sesso ed il calcio ognuno di noi due ha fatto la sua parte! ;)

Ale ha detto...

vero, vero....

jamila ha detto...

Sì, però "buon" e "interista" nella stessa frase mi suona proprio male...
;-)

Ale ha detto...

uh uh uh! Qui scattano gli agonismi calcistici!