lunedì 7 settembre 2009

119 - LA PAROLA DI KADE

Kade ridacchia, appollaiato sulla spalla del suo gregario. I due si trovano su una balconata che collega due abitazioni in pietra, immerse nell'oscurità dei Cortili del Pozzo. L'area dove le Lacrime Rosse hanno condotto i nostri eroi attraverso una serie infinita di vicoli, è un piccolo spiazzo stretto tra gli edifici fatiscenti.
Una strada in terra battuta sembra essere l'unico ingresso in questo cortile, sicuramente il più visibile. In realtà, invece, altre due viuzze dipartono dalla piazzetta, nascoste una sotto l'arco della balconata dove si trovaKade, l'altra stretta tra le pareti di due edifici talmente vicini che solo un'osservazione accurata svela la presenza del vicolo.
I Cortili del Pozzo sono tanto labirintici a terra quanto lo sono in altezza. Molteplici abitazioni ed edifici, più o meno diroccati, sono collegati da un intrico di passerelle, balconi, archi, che rendono impossibile determinare veramente dove finisca una costruzione e ne inizi un'altra. Ed è su questi facili nascondigli che gli uomini diKade aspettano, pronti all'imboscata.
"Bene, bene... ci siamo quasi... è giunto il momento tanto atteso, vi conviene prepararvi... quando il Licantropo arriverà, non dovrete farvelo scappare! Ma nonpreoccupatevi... i miei faranno la loro parte... ihihihih!!! Uh... quasi dimenticavo..."
Ad un cenno di Kade, uno dei suoi scagnozzi lancia un piccolo oggetto ai piedi del gruppo. Isabel lo raccoglie. E' un medaglione d'argento, raffigurante una rosa inscritta in una corona, o in un sole.
"Ihihih... ecco la prova per la morte di Alivonde, umano... come avevi richiesto... ahahahahah!!!"
Isabel si gira di scatto verso Hearst, ancora confuso: "Sai che cosa è questo, dannazione?!? E' un simbolo sacro di Sylena!!! Tu hai fatto ammazzare un sacerdote della Santa dell'Amore!!!"
Un senso di gelo e amarezza cala sul gruppo. Hearst osserva il simbolo, incapace di ribattere, confuso, sorpreso. Tradito.
La voce di Kade interrompe quello strano istante di sospensione dalla realtà: "Ahem... ihihih... sono stato di parola, vorrei che rimandaste le vostre discussioni personali ad un'altra occasione. Ora c'è un lavoro da portare a termine, ed è quasi ora..."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Urka! Le divinità dell'Amore sono moooolto permalose...
J

Ale ha detto...

In realtà questa non lo è più di tanto... anche se magari lo sono i suoi adepti, eheheh...